The threat of Moscow nuking Ukraine is virtually zero – but irresponsible actions by NATO may increase the nuclear danger to Europe
[…]
The extensive use by the US and other NATO air forces of the F-35A in support of the so-called “Baltic air policing” operation ongoing over the skies of Latvia, Estonia, and Lithuania, is seen by Russia as representing a serious threat, given that every F-35A in the air must be treated as a potential nuclear-armed threat.
Jessica Cox and the other proponents of the F-35A fighter – including Finland – would do well to reflect on the fact that the Russian “Basic Principles” list the “deployment of nuclear weapons and their delivery means in the territories of non-nuclear weapon states” as one of the scenarios “to be neutralized by the implementation of nuclear deterrence.”
Russia may not be preparing to use nuclear weapons in Ukraine. However, NATO’s irresponsible posturing may result in increasing the potential for Russian nuclear weapons to be used in Europe.
— Scott Ritter, former US Marine Corps intelligence officer and author of 'SCORPION KING: America's Suicidal Embrace of Nuclear Weapons from FDR to Trump.' He served in the Soviet Union as an inspector implementing the INF Treaty, in General Schwarzkopf’s staff during the Gulf War, and from 1991-1998 as a UN weapons inspector.
P.S.: come fanno notare su FB nei commenti a questa immagine, in primo piano da sinistra possiamo ammirare due miliziani dalla non tanto sorprendete somiglianza con le ᛋᛋ nostrane: Salvini & Saviano.
P.S.S. (Post ᛋᛋ): non so quando, ma prima o poi renderete conto di questo schifo.
Concordo con le seguenti osservazioni di Davide Rossi, se depurate dall'anarcocapitalismo (è vero, esiste quella che gli accademici chiamano regulatory capture, ma ciò che accade al potere di regolazione pubblico accade anche al mercato — evidentemente il problema non si risolve con una particolare forma istituzionale):
L'analisi di Luigi Baratiri (non soffermatevi sulla forma) è a grandi linee simile, anche se non concordo col suo pessimismo cosmico (c'è sempre possibilità di reagire), né sull'imminente eliminazione del green pass (anche se spero proprio di sbagliarmi; sulla reale entità degli scontri in Ucraina sospendo il giudizio, c'è troppa propaganda da entrambe le parti per capirci qualcosa e tutto sommato la differenza la farebbe soprattutto per le parti direttamente in conflitto): GAS ALLE STELLE: NON C’ENTRA NULLA CON IL BLOCCO RUSSO. É UN PASSO CALCOLATO VERSO IL GREAT RESET
Sempre di Baratiri, interessante lo scenario in cui una poltica aggressiva di embargo verso la Russia determina il (temporaneo) tramonto del globalismo e una suddivisione del mondo in macroregioni, un po' alla 1984 di George Orwell (ma rispetto a questo, nello scenario di Baratiri —se l'ho capito bene— l'Europa è sola, scongiurando la tanto temuta —dagli angloamericani— saldatura fra Germania e Russia)1:
Si prospetta dunque all’orizzonte il pericolo paventato cento anni fa dal geografo inglese Halford John Mackinder12 (il maestro occulto e involontario di Carl Schmitt13) nei saggi The geographical pivot of history [Il perno geografico della storia] del 1904 e Democratic ideas and realities del 1919: la saldatura — in seguito o alla conquista della Russia da parte della Germania, o ad una sua alleanza con essa — di tutti i popoli insediati nella vasta pianura che si estende dall’Artico alla Persia e dall’Elba alla Siberia orientale (da lui chiamata Heartland, Cuore della Terra) e la creazione di un blocco territoriale, ricco di risorse naturali e di vie di comunicazione interne e impenetrabile dalle potenze che controllano l’Oceano mondiale, in grado di dominare l’intera massa continentale eurasiatico-africana (la World Island)14 e di imporre in essa una Weltanschauung fondarnentalista in materia religiosa15, autarchico-collettivistica in economia e ferocernente contraria ad ogni forma di organizzazione sociale che si basi sul primato dell’individuo anziché della comunità di origine16 (Dugin definisce apertamente la sua ideologia col termine nazionalbolscevismo17).
23:11 molti sono nazisti ucraini ma ci sono
23:14 anche i nazisti che vengono da tutta quanta…
23:15 dal resto d'Europa
23:17 e su questo vorrei dire una cosa, perché io ho
23:20 intervistato, lo racconto peraltro nel
23:22 libro, ho intervistato uno di questi
23:24 nazisti che si chiama Fontana, non
23:28 mi ricordo se era di Milano o di Torino.
23:29 Comunque insomma, per dire il personaggio,
23:32 questo qui era uno molto amico di
23:35 Stefano delle Chiaje, il più famoso e più
23:37 importante neofascista della nostra
23:39 storia e probabilmente della storia
23:40 internazionale dal dopoguerra in poi,
23:43 è stato implicato in tutte le stragi
23:45 possibili e immaginabili in Italia, nelle
23:48 dittature sudamericane, squadroni della
23:50 morte, squadroni della morte in Spagna,
23:51 eccetera eccetera eccetera. Insomma
23:53 questo nazista era amico suo e lui parte
23:56 tra i volontari per arruolarsi nel
23:59 battaglione
24:01 in uno di questi battaglioni
24:04 nazisti lì in Ucraina
24:08 partecipa alla strage di Odessa fa una
24:10 serie di altre schifezze e le racconta,
24:13 cioè non le nasconde, le racconta. Dopo di
24:15 che questo personaggio sono otto anni
24:17 che fa avanti e indietro tra Ucraina e
24:19 Italia. Allora vorrei ricordare che andare a
24:22 combattere in un paese straniero è reato,
24:26 è un reato cioè si viene messi sotto…
24:30 si viene indagati dalla magistratura. Bene Fontana
24:33 non è stato mai indagato.
24:35 Allora io vi chiedo, visto che quelli che
24:37 vanno in Siria e quelli che sono andati
24:39 altrove sono stati tutti quanti indagati
24:40 e processati, Fontana no, mi sono chiesto
24:44 questa cosa e mi sono messo a cercare e ho
24:45 scoperto che Fontana è un
24:47 collaboratore dell'AISE, cioè i nostri
24:49 servizi segreti esteri.
24:51 Allora questo vuol dire che i nostri
24:53 servizi segreti —l'Italia ufficialmente
24:56 si è sempre tenuta fuori dal conflitto
24:58 ucraino— in realtà ha[nno] quanto meno chiuso un
25:02 occhio se non invogliato una serie di
25:05 nostri concittadini ad andare a
25:06 combattere a fianco degli ucraini contro i
25:10 russi del Donbass
25:13 mi sembra una cosa grave
Concordo, è cosa grave anche se dovesse trattarsi solo di "ha chiuso un occhio", ma non mi sorprende: non è la prima volta, né sarà l'ultima se non facciamo i conti definitivamente con tutta questa putrida merda che ci intossica l'esistenza. Italiani s'ha da spurgare!
Non ho ovviamente modo di verificare le affermazioni nei video che seguono, ma se rispondono al vero prima o poi (forse) ne sentiremo parlare:
17:31 Chernobyl forse molti non lo sanno i
17:33 nostri esperti di guerra nostrani hanno
17:37 sparato minchiate a go go come fanno
17:40 sempre ma non hanno detto che per
17:42 esempio nell'area di Chernobyl si sono
17:44 paracadutati
17:45 1500 paracadutisti degli specnaz
17:48 paracadutisti su Chernobyl è insieme
17:52 alla difesa locale Ucraina stanno
17:56 presidiando tuttora Chernobyl insieme
17:59 quindi non c'è stata guerra non c'è
18:01 stato niente l'obiettivo di Putin è
18:04 mettere in sicurezza tutte le centrali
18:06 nucleari e soprattutto questa è una
18:08 notizia delle ultime ore
18:10 la Russia ha le prove che l'Ucraina
18:13 stava lavorando con tecnici americani
18:15 sul suolo ucraino per produrre dei
18:18 missili balistici nucleari che andassero
18:20 verso la Russia questa è stata la causa
18:24 che ha scatenato
18:26 principalmente l'intervento russo non
18:29 solo la protezione della popolazione
18:30 russofona per carità di dio ci sta anche
18:33 quella però c'è la la causa principale
18:36 che ha scatenato tutto è stato questa
18:39 cosa
E ancora:
32:46 ufficialmente in questo momento sono 11
32:49 undici laboratori di biolab
32:52 con livelli vari 4, 3 sono belli… belli
32:58 potenti questi qua e sono stati rilevati
33:01 quasi tutti nel nord
33:05 nordest e nordovest praticamente
33:07 nell'arco dell'Ucraina nord
33:08 sostanzialmente fra l'altro nel Donbass
33:12 ce n'era un altro di questi laboratori
33:15 biolab che nessuno si aspettava ed è
33:17 proprio su quello che hanno messo le
33:19 mani per primi russi
Versione che si accorda con quest'altra:
Non posso esimermi dal proporre anche questa analisi spiritualmente orientata (suscitando ilarità nei materialisti storici, affini e collaterali; qualcuno di questi lancerà persino un analtrema… c'è l'antidoto: un cortese ma fermo e 'sti cazzi??):
Per quanto non si possa dire pubblicamente, il fatto è che l’Europa per nascere ha bisogno di una forte tensione russo-americana, e non della distensione, così come per consolidarsi essa avrà bisogno di una guerra contro l’Unione Sovietica, da saper fare al momento buono. —Altiero Spinelli, Diario Europeo 1948-1969, Bologna, il Mulino, 1989, p. 175.
Pare che sua figlia, Barbara Spinelli, stia cercando di ovviare ai suoi errori, almeno in questo frangente (del fogno Stati Uniti d'Europa è meglio tacere); si legga Una guerra nata dalle troppe bugie.
Molta acqua è passata sotto i ponti da quando l'affabile Altiero scrisse quelle parole piene d'amore per il prossimo ed oggi gli amerregani vedono la faccenda un pelo diversamente (azzardo l'ipotesi che neanche allora Alti ci avesse capito molto):
Good work, Volodya! Putin resurrects NATO.
PARIS — Barely two years after French President Emmanuel Macron declared it “brain-dead,” NATO has been resurrected by Russia’s threats over Ukraine, leaving the rusty but trusty United States-led defense alliance the only game in town for European security.
How that serves Moscow’s decades-old strategic goal of pushing the U.S. out of Europe to better dominate the Continent, only Russian President Vladimir Putin knows. But to those of us not privy to his endgame, it seems counterintuitive, to say the least.
PARIGI — Appena due anni dopo che il presidente francese Emmanuel Macron l'ha dichiarata "cerebralmente morta", la NATO è stata resuscitata dalle minacce della Russia all'Ucraina, lasciando l'arrugginita ma fidata alleanza di difesa guidata dagli Stati Uniti l'unica alternativa per la sicurezza europea.
Come questo serva all'obiettivo strategico decennale di Mosca di spingere gli Stati Uniti fuori dall'Europa per dominare meglio il continente, solo il presidente russo Vladimir Putin lo sa. Ma a quelli di noi che non sono a conoscenza del suo fine ultimo, sembra controintuitivo, per non dire altro.
00:14 yes, actually, there's
00:17 this
00:18 notion to integrate young leaders
00:22 as part of the World Economic Forum since
00:25 many years.
00:26 And I have to say,
00:29 when I mention now names like Mrs
00:32 Merkel,
00:33 even Vladimir Putin, and so on, thery all
00:36 have been Young Global Leaders of the
00:38 World Economic Forum
Ho recuperato un suo discorso a Davos nel 2009, all'indomani della crisi finanziaria del 2007/2008. Faccio riferimento alla trascrizione del suo intervento riportata dal Wall Street Journal, Putin Speaks at Davos, in particolare voglio evidenziare questo passaggio:
We must not revert to isolationism and unrestrained economic egotism. The leaders of the world's largest economies agreed during the November 2008 G20 summit not to create barriers hindering global trade and capital flows. Russia shares these principles.
Ovvero:
Non dobbiamo tornare all'isolazionismo e all'egoismo economico sfrenato. Durante il vertice del G20 del novembre 2008, i leader delle maggiori economie mondiali hanno concordato di non creare barriere che ostacolino il commercio globale e i flussi di capitali. La Russia condivide questi principi.
Chiunque abbia compreso che il sovvertimento, avvenuto negli ultimi 40 anni, delle politiche macroeconomiche del dopoguerra (che aveva il controllo del movimento dei capitali come caposaldo) è la causa del ritorno dell'instabilità economica e delle crisi cicliche (chi non lo ha compreso si legga o rilegga Il romanzo di centro e di periferia) non può che storcere il naso di fronte ad un discorso del genere (che è tutto condito di stereotipi, anche se ben temperati, sulle virtù del mercato, della competitività, ecc…). Imabrazza quanto certo sovranismo nostrano (ma anche estero a dire la verità) sia superficiale e facile da manovrare.
Tornando a Putin: l'ipotesi che anch'egli sia marionetta del globalismo spiegherebbe la mossa, che ha lasciato spiazzati diversi analisti non mainstream, di procedere con la guerra in Ucraina; non perché non se ne vedano le ragioni (si legga il precedente post Ucraina, riassunto delle puntate precedenti: 8 anni di guerra) ma perché non si capisce dove voglia andare a parare (e non si può dire che Putin sia uomo impulsivo).
Forse hanno ragione quelli che affermano che questa mossa è comprensibile solo se si inquadra Putin come uno dei loro e di conseguenza la si interpreta come un ulteriore passo verso il great reset. In altre parole questa guerra è solo fumo negli occhi. Non ci resta che rimanere vigili, ma bisognerebbe anche cominciare a pensare a delle alternative a questo baraccone di morte, anziché rimanere in attesa di essere grandemente reimpostati.
N.B.: la foto del battaglione Azov che è stata inserita nella copertina del video, dove si nota una svastica nazista, è di dubbia autenticità ed è probabilmente stata creata per screditare chiunque denunci le simpatie di questi galantuomini; simpatie che però non si possono nascondere: basta anche solo notare il simbolo adottato dal battaglione, speculare a quello della 2ª Divisione Panzer SS "Das Reich", divisione corazzata delle Waffen-SS.
Gli imbecilli già staranno pensando "Ecco la solita complottista!" Come Forbes, Reuters e Israel National News? (Un piccolo campione rappresentativo, ma certamente non esaustivo.)
Come si sono posizionati gli ero(r)i (da leggersi alla romana) a capo dei partiti citati nel titolo? A pecora! Dalla Sig.ra Aspen Institute Italia me lo aspettavo; ma per uno che si è fatto fotografare sulla Piazza Rossa con la maglietta di Putin calare le braghe così in fretta mi sembra lievemente imbarazzante.
Sia alla leader di FdI che a Matteo Salvini non viene perdonato il voltafaccia nei confronti del presidente russo, per anni incensato e apprezzato dagli esponenti de sovranismo italiano ma anche da quelli del populismo pentastellato di Grillo e D Maio (sic)
Che dire a questi elettori giustamente infuriati per l'ennesima pagliacciata? Di votare Vauro Senesi alle prossime elezioni?
“Non mi arruolo con Putin, non mi arruolo con Biden o con l’Europa. La mia testa è con quei bambini malati di guerra che ho conosciuto nel Donbass”, così Vauro Senesi. “Loro la guerra la vivono da otto anni. La nostra empatia va a luci alternate”
Derattizzare il Parlamento tutto sarebbe una necessità ormai non più procrastinabile ma vista l'ennesima brillante prova che più o meno l'80%(? stima a cazzo) di questo popolo (dei deficienti patologici senza attenuante alcuna) ha dato negli ultimi due anni non mi aspetto niente di buono.
Gli operatori dell'informazione, per gli amici giornalisten, sono il problema n.ro 1: non hanno dignità, senso del ridicolo, tanto meno una coscienza; gli anglosassoni hanno coniato un neologismo perfetto per questa colonna infame: presstitute.
N.B.: non so a quando risalgono le immagini (non guardo i telefecali per riguardo alla mia salute), ma se non dovessero essere proprio di giornata ciò renderebbe i giornalisten ancora più ridicoli.
Non seguo più, neanche sporadicamente, la cloaca di Twitter. Ogni tanto però mi segnalano qualche tweet e mi capitano sott'occhio altre spiacevolezze, tipo quella sopra riportata. Non credo ci sia l'intenzionalità di voler ulteriormente esasperare gli animi, è che proprio vivono in una realtà parallela.
AGII APOSTOLI, Grecia: Fino a pochi anni fa, Agii Apostoli era un pittoresco villaggio di mare sulla costa orientale dell'Evia, che traeva modeste entrate dal turismo e dalla pesca.
Ora è circondato da torreggianti turbine eoliche le cui luci notturne e suoni ronzanti equivalgono a una quotidiana "tortura", dicono i locali.
[...]
Il solo comune di Karystos, con una superficie di 672 kmq, ha più di 400 turbine, alcune delle quali lungo la strada principale della zona.
Le più vecchie sono ormai cadute in disuso, ma non ci sono piani per rimuoverle e riciclarne le parti, afferma Chryssoula Bereti, che presiede il fronte anti-eolico di Karystos.
[...]
"Le turbine eoliche sono state installate sulle cime delle montagne, nelle foreste, vicino a siti archeologici, sulle isole, in habitat protetti... è come se la produzione di energia fosse l'unica attività possibile in questo Paese", afferma Dimitris Soufleris, avvocato e portavoce dell'associazione ambientalista della città di Kymi di Evia.
[...]
"NON POSSIAMO DORMIRE"
Negli ultimi mesi, le proteste contro lo sviluppo di parchi eolici si sono tenute ad Agrafa, nella Grecia centrale, così come nelle isole di Andros, Skyros e Tinos.
Soufleris nota che altre 18 turbine dovrebbero essere installate vicino ad Agii Apostoli.
Nikos Balaskas, un ingegnere locale la cui casa ad Agii Apostoli si trova a meno di 400 metri dalla più vicina turbina eolica, ha citato in giudizio l'azienda.
"Come ingegnere, non sono contrario all'energia verde. Ma devono esserci degli standard. Questa è una tortura, non possiamo più dormire per il rumore", ha detto.
[...]
È c'è in giro gente che ha ancora il coraggio di sostenere che non tutte le mosse di questi filantropi (o meglio, dei loro fedeli scendiletto) sono pessime. Santa ingenuità!
Avevo intercettato la notizia passando in prossimità di un televisore sintonizzato sul Tg1 delle 20:00 (8/2/2022), che la dava in apertura (ebbene sì, c'è ancora qualcuno che guarda i Tg) e avevo pensato subito male. Prendo atto che non sono il solo ad aver pensato male (sicuramente sono il meno qualificato). Che ne facciamo dei rifiuti tossico-nocivi che hanno votato questa porcata? È un problema non indifferente, dove li metti e metti inquinano: alla faccia della tutela ambientale!
Di questa strategia d'uscita per il momento possiamo accontentarci, purché ci porti completamente fuori dall'emergenza immaginaria presto e bene. Ma non pensate nemmeno per un istante che ci accontenteremo di così poco, così tardi. Non credo serva aggiungere altro, chi vuole capire ha capito.
Se nei prossimi mesi o anni dovessero emergere complicazioni gravi e inabilitanti in percentuali significative delle popolazioni vaccinate l’impatto sanitario, sociale ed economico avrebbe dimensioni mai viste e insostenibili anche sul piano economico e pure per le nazioni più ricche.
In Italia, dove la popolazione vaccinata è ormai quasi il 90% del totale (quindi oltre 50 milioni di persone), qualora si registrassero entro alcuni anni effetti indesiderati gravi e inabilitanti nel 10% di coloro che hanno ricevuto il vaccino avremmo 5 milioni di persone da assistere.
Un numero insostenibile che determinerebbe conseguenze gravissime anche sul piano economico e demografico: per farsi un’idea del rischio catastrofico e suicida a cui ci stiamo esponendo basta ampliare un simile scenario a tutta l’Europa, agli Stati Uniti e all’Occidente nel suo complesso.
Pur senza scomodare teorie complottiste, nessun governo dovrebbe correre un rischio simile e non si può non notare quanto appaia incredibile che simili valutazioni non vengano neppure prese in considerazione dai vertici nazionali: il risultato è una scommessa al buio sulla stessa sopravvivenza della Nazione.
Nel resto dell'articolo c'è qualche passaggio che sembra voler concedere qualcosa ai vaccinari ma in realtà smonta il giocattolo con una certa dovizia di particolari. Ne consiglio la lettura integrale.
Del resto, in questa lotta senza quartiere per conservare una residua fascia di sicurezza nell’Europa Orientale, di fronte a una NATO che ha continuato a espandersi verso Est fino ormai a toccare i confini russi, il Cremlino non può che irrigidire la sua posizione, specie se verrà messo con le spalle al muro. — Sea Breeze: La NATO sfida la Flotta del Mar Nero, 6 luglio 2021 di Mirko Molteni, Analisi Difesa
Anche scommettendo sul meno peggio (cosa niente affatto scontata considerando Joe Bidet e i suoi mandanti), cioè che la guerra duri poco e rimanga un conflitto locale, non possiamo ignorare le eventuali ripercussioni: Gas prices could soar if Russia invades Ukraine (I prezzi del gas potrebbero salire se la Russia invadesse l'Ucraina). Ma questo è davvero il meno peggio e infatti l'articolo cita lo scenario successivo: «But even if pipelines and refineries are spared, Russia could decide to slash its supply of natural gas -- or even crude oil» (Ma anche se gli oleodotti e le raffinerie venissero risparmiati, la Russia potrebbe decidere di tagliare la sua fornitura di gas naturale o addirittura di petrolio greggio).
Chiedetevi quante riserve di gas e petrolio abbiamo (fate voi, non ho voglia di cercarlo perché temo che la risposta sarebbe estremamente deprimente). Tutto ciò in un contesto in cui il sistema di produzione e distribuzione di elettricità è già sull'orlo di una crisi di nervi per i fatti suoi: "Un blackout totale? Ecco perché può accadere. E di cosa c'è bisogno se si spegne tutto". Senza riscaldamento né elettricità: una fantastica doppietta!
È davvero confortante sapere che questa manica di criminali psicopatici ci sta preparando una ulteriore escalation di paura e sofferenza dopo la truffa pandemenziale che pare cominci a scricchiolare, nevvero? Però mi raccomando: siate moderati e liberali, che sennò la Madonnina del Parlamento chiagne!
Nonostante io apprezzi che persone così autorevoli si espongano (Perronne stesso chiarisce qual è il prezzo che ha pagato) ribadisco che continuo a ritenere più attendibile la tesi secondo cui tutta la pandemenza sia una truffa, che siano state riclassificate come COVID-19 malattie di eziologia nota o ignota.
Ovviamente non posso sapere come nel merito la pensa davvero Perronne su questa questione, però rilevo che per la sua posizione, anche nel caso sia stata annacquata nella speranza di restare credibile, in Francia (ma anche in Italia, non metto link per non dare visibilità a tale materia fecale) è stato sputtanato professionalmente e linciato mediaticamente. Nel caso sarebbe l'ennesima dimostrazione che in situazioni estreme la moderazione non paga.
Riguardo l'anomalia statistica (se esiste davvero) per il numero di morti del 2020 credo ci siano ormai pochi dubbi, comunque la si pensi sul presunto virus, che sia da addebitarsi alle cure(?) sbagliate. Sì, ritengo molto probabile si sia trattato di una strage intenzionale (l'ultimo disgustoso capitolo Frattaglie e vigile attesa ne è una prova lampante). C'è qualcuno che dice che la magistratura è lenta ma prima o poi arriva: ecco, cari magistrati, cerchiamo di non fare come il proverbiale chirurgo che esegue un'operazione di successo ma il paziente muore!
Agli invertebrati che siedono in Parlamento suggerisco di prestare attenzione alla parte finale del discorso di Perronne e pongo una domanda: voi siete sicuri sicuri che anche se avete estorto il consenso informato(?) ciò basterà a pararvi il culo?