mercoledì 31 marzo 2021

I misteri di Wuhan [Aggiornato]

Franco Fracassi, giornalista e scrittore, presenta su Visione TV il suo ultimo libro I misteri di Wuhan, ordinabile solo presso l'autore, scrivendo alla mail francofracassi1@gmail.com:

È stato intervistato anche da Beatrice Silenzi:

Il centro di ricerca presso Fort Detrick citato nei video è lo United States Army Medical Research Institute of Infectious Diseases (USAMRIID).

Aggiornamento del 9 Aprile 2021: un altro paio di interviste dove vengono sottolineati particolari poco noti al grande pubblico italiano, ad esempio a) la chiusura per un certo periodo di Fort Detrick nel 2019 a causa di problemi di sicurezza e una sospetta epidemia di "influenza" nei centri abitati attorno alla base, con sintomi simili a quelli del COVID-19; b) la chiusura per un certo periodo di uno dei laboratori a Wuhan dove si sperimentava coi virus SARS, poco prima dei Giochi Internazionali Militari di Whuan 2019.

L'intervista per Crescere informandosi:

L'intervista rilasciata a Il Vaso di Pandora:

Riguardo la collaborazione apparentemente assurda fra Cina e USA nel campo della ricerca sulle armi batteriologiche: in uno dei due video viene proposta come spiegazione che le relazioni internazionali reali siano molto diverse da ciò che appare alla pubblica opinione. Questo credo sia banalmente vero ma non spiega come due Paesi che sono acerrimi avversari (per non dire nemici) collaborino in un settore così strategico e delicato.

Credo la spiegazione più plausibile sia diversa: non esistono la Sig.ra Cina né il Sig. Zio Sam, esistono gruppi di persone potenti in contrasto all'interno di uno stesso Paese che stringono alleanze con gruppi affini in altri Paesi. Il conflitto fra gruppi è trasversale alle nazionalità.


Strage di Stato

 Questo lo dedico ai coglioni che «eh ma l'anno scorso era giusto essere prudenti e imporre il lockdown»:

 

Strage di Stato. Le verità nascoste della Covid-19 di Pasquale Bacco, Angelo Giorgianni.
Intervista di Visione TV al primo autore:


P.S.: Marioooooo! Molla l'osso, Mario.

lunedì 29 marzo 2021

Ivermectina

 

Se si va a consultare i Farmaci utilizzabili per il trattamento della malattia COVID-19 sul sito dell'AIFA nel documento (pdf) Idrossiclorochina nella terapia dei pazienti adulti con COVID-19 (aggiornamento al 22/12/2020) leggiamo che:

Alla luce delle evidenze che si sono progressivamente accumulate nell’uso terapeutico su pazienti ricoverati e che dimostrano la completa mancanza di efficacia a fronte di un aumento di eventi avversi, seppur non gravi, AIFA non raccomanda l’utilizzo dell’idrossiclorochina nei pazienti con COVID-19 in ospedale.

AIFA inoltre non ritiene utile né opportuno autorizzare nuovi studi clinici nei pazienti ricoverati.

Nei pazienti con infezione da SARS-CoV-2 gestiti a domicilio, di bassa gravità e nelle fasi iniziali della malattia, esistono evidenze più limitate che dimostrano la mancanza di efficacia a fronte di un aumento degli eventi avversi, seppur non gravi, pertanto AIFA non raccomanda l’utilizzo dell’idrossiclorochina. Una eventuale prescrizione nei singoli casi si configurerebbe quindi come uso off label.

In tale setting può ancora essere consentita l’esecuzione di studi clinici randomizzati controllati al fine di rendere conclusive le conoscenze disponibili.

Per analogia tale conclusione si intende applicata anche alla clorochina.

Notare com'è formulata l'affermazione sull'efficacia nel trattamento precoce della malattia: quello che interessa è dimostrare la mancanza di efficacia e qui, purtroppo per loro ma per fortuna nostra (conosco personalmente una persona che è stata curata efficacemente a casa con l'idrossiclorochina accoppiata ad altri due farmaci), trattandosi dei medici di famiglia (o come cazzo hanno deciso di chiamarli, ma nonostante l'eventuale imprecisione della nomenclatura ci siamo capiti), più difficilmente controllabili e ricattabili e quindi più propensi a somministrare la cura in modo corretto (dosaggi, ecc…), le evidenze sulla mancanza di efficacia sono più limitate: ma che peccato (anche perché le evidenze che invece è efficace nel trattamento precoce ci sono -leggere di seguito-, come si ricordava anche nel video sopra riportato)!

Date queste premesse sull'idrossiclorochina, per altro già usata efficacemente contro il precedente virus SARS-CoV, quale può essere la probabilità che l'ivermectina venga ammessa, nonostante tutte le evidenze a suo favore? Evidenze che esistono anche per l'idrossicolorochina, come affermava Harvey A. Risch, professore di epidemiologia a Yale, ne trattarono anche sul periodico on-line Sanità Informazione.

Chi sono i responsabili all'AIFA che prendono queste decisioni? C'è qualche magistrato di buona volontà che sta indagando sul motivo per cui si vogliono boicottare tutte le cure che si dimostrano efficaci?

L'intervistato nel video, il professor Pietro Luigi Garavelli, ha rilasciato anche queste dichiarazioni: Coronavirus, Pietro Luigi Garavelli: "Mai vaccinare durante un'epidemia, il Covid reagirà mutando".

Mariooo… che vojamo fa'? Nun fa' 'o stronzo che poi l'amichetti tua, quelli novi, te se sdrumeno! Senti a me, nun te conviene: già te devi da parà er culo co' quelli vecchi.


P.S.: il sopra citato prof. H. A. Risch, rispondendo a delle osservazioni su un suo articolo, il 16 Dicembre 2020 scrive quanto segue:

I thank Meini for his discussion (1) of exactly the problem that we have faced in management of pandemic COVID-19 in the industrialized countries: not only the ignoring but the misrepresentation of early outpatient treatment as not beneficial or as harmful (2). Thus, the “sicken-in-place” formal position of the National Institutes of Health (3): Stay home without treatment until you cannot breathe, then go to the emergency room. It is no longer only disparagement against hydroxychloroquine (HCQ); National Institutes of Health has also made recommendations against outpatient use of ivermectin and all steroid use (...

Prevedibilmente anche per l'ivermectina non promette bene.


sabato 27 marzo 2021

Perché riaprire?

Nel video seguente, registrazione di una videoconferenza organizzata da Armando Siri con esperti di alto profilo, si è anche risposto a: "Mettere agli arresti domiciliari interi popoli è servito a salvare vite umane?" Prevedibilmente la risposta è stata: nella maggior parte dei casi assolutamente no.

Si farà finalmente strada nelle capocce delle masse (ma non solo: fra le vittime di questa globale pandemia di idiozia si contano anche molti "intelligenti & colti") l'evidenza che ci hanno presi per il culo e stiamo vivendo in una sorta di Truman Show a livello planetario? Non dispero.

C'è da dire che non è che fossero necessarie chissà quale cultura e intelligenza per percepire un olezzo estremamente sgradevole emanare da tutta questa faccenda, visti i precedenti (chi legge l'inglese può trovare molto altro materiale, ad esempio: sul Guardian, sul British Medical Journal, su Healthcare in Europe).

Buona visione.