venerdì 26 gennaio 2018

Quale sarebbe l'alternativa?

Riprendo ed espando un mio commento al post Alcune critiche riguardo la decisione di Alberto Bagnai di presentarsi come candidato indipendente della Lega alle prossime elezioni (ne approfitto per correggere un paio di errori di battitura):



Vorrei porre una semplice domanda ai critici: una volta che si è deciso di assumersi l'onere di provare ad incidere direttamente sui processi politici democratici, quale sarebbe l'alternativa?

Non c'è altra formazione politica, con buone probabilità di partecipare al prossimo governo, che ha mostrato interesse per le analisi e le proposte sviluppate qui, tanto da proporre (se non ho capito male) un incarico di governo in caso di vittoria elettorale.

Da quella caricatura che rimane della sinistra è arrivato per la maggiorparte maggior parte solo ostracismo… e non poteva essere altrimenti, lo abbiamo visto: sono complici —chi per ingnoranza ignoranza, chi per conformismo e chi perché cooptato dalle classi dominanti— di un progetto che nasce infame. Oltre al danno la beffa: cercano di venderci (questi sono il peggio del peggio) la favoletta del processo di integrazione europea nato per fini altissimi e nobilissimi, ma purtroppo corrotto strada facendo da politici incapaci o cattivoni.

Il programma del centrodestra è esente da critiche, anche importanti? Certamente no. Questa discesa in campo è una missione impossibile, irta di ostacoli e pericolose insidie? Certamente sì. Potrebbe trasformarsi in un pumenrang? Anche questo è possibile.

Ma, ripeto la domanda: l'alternativa quale sarebbe?

Addendum: leggete questo tweet:


Questa è la persona che ha posto il veto per l'incontro di Parigi. La conoscete, sapete chi è? Io l'ho cercata all'epoca dei fatti ma dovrei farlo nuovamente perché non ha lasciato tracce nella mia memoria. Mentre sapete tutti chi è Fassina e forse anche D'Antoni.

Secondo voi è possibile avere rapporti con una parte politica dove una persona diversamente perspicace e col peso politico dello zero virgola mette veti, per la partecipazione ad un incontro dove semplicemente si discute, ad una persona —che ha parlato con tutti di un tema che riguarda tutti gli italiani, da Rifondazione Comunista ai monarchici— solo perché è andata a discutere dei problemi dell'eurozona anche con la Lega?

Frugando nel mio archivio ho trovato questo tweet della vetarola in questione; ve lo sottopongo:


Chiaro perché non voleva Bagnai a quell'incontro? Perché è una laltreuropeista, un'integralista della religione dell'euro (quelli che sopra ho definito come il peggio del peggio).

Andare a elemosinare una poltrona ad una forza politica (con un minimo di probabilità di contare qualcosa in parlamento) che fra le sue fila annovera chi difende a spada tratta un progetto che, ripeto, nasce liberista (tutto il blog di Luciano Barra Caracciolo, Orizzonte48, è pieno di prove documentali di questo fatto) sarebbe stato per Alberto Bagnai più coerente?

Se la vostra risposta a quest'ultima domanda è tutto quello che sta accadendo voi ve lo meritate. Il problema è che abitiamo lo stesso Paese e noi no, non ce lo meritiamo! Quindi fate la cortesia di accomodarvi e non rompere i coglioni, grazie.

P.S.: una precisazione a seguito di questo tweet:


Sono fra questi: i miei genitori sono meridionali così come gran parte dei miei parenti. Le accuse di razzismo, soprattutto nei confronti dei meridionali, ve le potete appendere alla uàllera e se non ce l'avete fatevene prestare una.