Matteo Salvini rivendica di essere il "miglior amico di Israele in Italia", secondo il titolo di un premio che gli è stato assegnato lo scorso luglio. In un'intervista alla tv israeliana i24News, alla giornalista che gli domandava se porta con orgoglio questo titolo "non facile da portare in questi giorni", il vicepremier e leader della Lega ha risposto: «Sì, non è il momento di aver paura, è il momento di dimostrare da che parte si sta».
Fonte: La Stampta
La banalità del male, riproposta in chiave grottesca. Se per l'illusione del potere è disposto a sostenere un regime stragista, disprezzato anche da una parte degli israeliani, allora questo soggetto non è solo moralmente riprovevole ma è anche pericoloso.
Al suo ragliare antisemitismo (parola volutamente fuorviante in questo contesto, che i pappagallini scemi ripetono senza conoscerne il significato: anche i palestinesi sono semiti) è semplice rispondere con le parole di uno dei tanti rappresentanti dell'ebraismo lievemente contrari al sionismo:
Passo e chiudo.